Analisi chimiche sui materiali
Perchè le analisi chimiche sui materiali sono fondamentali
L’importanza di condurre questa specifica tipologia di indagine strutturale sui materiali risiede nella necessità di valutare il degrado che, nel tempo, può essersi verificato a causa di diverse tipologie di eventi. Tra questi si annoverano fenomeni chimici, come l’interazione e l’attacco di agenti chimici; fenomeni fisici, quali cicli termici e variazioni termo-igrometriche e eventi accidentali, come scoppi, incendi o eventi sismici. Esistono, inoltre, cause non direttamente riconducibili al degrado ma legate ad aspetti tecnologico-progettuali, che influenzano sia la corretta realizzazione delle opere che il rispetto degli standard costruttivi.
Secondo le Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008 e aggiornamento D.M. 17/01/2018), la conoscenza approfondita della struttura, basata sull’analisi della geometria, dei dettagli strutturali e dei materiali costituenti, è un passaggio imprescindibile prima di ogni intervento. La normativa stabilisce che, in assenza di documenti di progetto originali, sia indispensabile effettuare indagini e verifiche in situ, adeguandole alla tipologia costruttiva (muratura, cemento armato, acciaio, ecc.) e agli obiettivi dello studio per una comprensione approfondita della struttura.
Analisi chimica sui materiali: come si effettua
Un’analisi chimica sui materiali si effettua attraverso una serie di analisi volte a identificare la composizione chimica, le proprietà e i processi di degrado dei materiali stessi. Questi studi sono fondamentali per valutare lo stato di conservazione di un materiale, individuare le cause del deterioramento e scegliere le strategie di intervento più adeguate. Di seguito i passaggi principali:
- Prelievo del campione
Viene prelevato un campione rappresentativo del materiale da analizzare (calcestruzzo, metallo, pietra, legno, ecc.), garantendo che il prelievo non comprometta la struttura o l’elemento da cui è tratto. - Osservazione visiva e macroscopica
Prima delle analisi chimiche, il materiale viene osservato per rilevare eventuali alterazioni visibili come efflorescenze, macchie, corrosione o fessurazioni. - Analisi strumentali
Queste analisi possono includere:
- Spettroscopia IR (Infrarossa): per identificare i legami chimici e i composti presenti.
- XRF (Fluorescenza a raggi X): per determinare gli elementi chimici presenti nel materiale.
- Microscopia elettronica a scansione (SEM): per studiare la microstruttura e la distribuzione degli elementi.
- Diffrazione ai raggi X (XRD): per identificare le fasi cristalline presenti nel campione.
- Analisi chimica tradizionale
Vengono effettuate analisi umide o secche, come la titolazione o la cromatografia, per quantificare specifici composti chimici o sostanze presenti nel materiale.
I risultati vengono analizzati da esperti per fornire una relazione tecnica che include le cause del degrado, lo stato attuale del materiale e le raccomandazioni per eventuali interventi di conservazione o restauro.
Questo processo richiede competenze multidisciplinari e l’utilizzo di attrezzature specializzate, rendendo fondamentale affidarsi a professionisti qualificati.
ANALISI CHIMICHE
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